21 novembre 2009

Il Lecce di De Canio e il senso degli affari

17 novembre 2009 - Primo posto, con 27 punti dopo 14 turni (quasi 2 punti a partita), e miglior attacco con 24 gol. E’ il capolavoro realizzato da un Lecce che, in agosto, sembrava destinato solo a limitare i danni sul piano finanziario. Con un investimento di 800 mila euro — a fronte di quasi 11 milioni di introiti dalle cessioni, pur tra diverse minusvalenze — la società di Semeraro si è ritrovato un gioiellino, frutto del lavoro in laboratorio di Gigi De Canio.
IL PROGETTO — Quattro anni di contratto a De Canio e, per una o due stagioni, non si parli più di serie A. Su queste basi era nata la stagione del Lecce, dopo la retrocessione. Invece la squadra, superato un avvio incerto, si è messa a correre in classifica, passando da una posizione quasi anonima di inizio ottobre al primo posto solitario delle ultime due giornate. L’input del presidente Giovanni Semeraro è stato deciso: "Sono cambiati i tempi: dopo 15 anni, non investirò più nel calcio le risorse del patrimonio familiare - il messaggio del banchiere -. Il Lecce dovrà camminare con le sue gambe, arrivando all’autofinanziamento. Non interverrò più con capitalizzazioni per coprire i buchi di bilancio". Ridotto il monte-ingaggi dai 21 milioni lordi della serie A all’attuale di quasi 11 milioni, il Lecce, che da settembre ha rinunciato alla figura del d.s. (Angelozzi è vincolato sino al 2011), puntava a ridurre i costi, ripartendo con un organico ringiovanito e più leggero per gli oneri dei contratti. Sono rimasti fardelli economici: su tutti, Edinho, che ha un ingaggio netto, a stagione, di quasi 600 mila europiù del doppio di quanto percepisce De Canio.
NUOVE FACCE DEL GOL — Partiti Cacia, Tiribocchi, Castillo, Konan (quest'ultimo ora si allena con l’Atalanta) e abbandonato l’oggetto misterioso Papadopoulos, il Lecce ha rinnovato il parco-attaccanti. "Abbiamo preso Corvia, che due stagioni fa era la quarta punta, e ottenuti il prestito di Marilungo (in questi giorni con la nazionale Under 21, ndr) e la comproprietà di Baclet — spiega De Canio —. In più, posso contare sulla rapidità di Defendi e Lepore. Spero di vincere la scommessa Bergougnoux, arrivato ad agosto in sovrappeso ma che ora ritengo capace di mostrare le sue qualità. Può essere il nostro pezzo forte, sul mercato o magari anche in serie A".
ANTICIPO — "Sì, siamo in anticipo sulla nostra tabella di marcia — prosegue De Canio — ma avevo voluto, comunque, inserire il premio-promozione nel mio contratto. Terranova, Mazzotta e Lepore, prestiti con diritti di riscatto per la comproprietà, potrebbero essere le prime pietre della nuova costruzione. A gennaio cercheremo altri giovani da far crescere con noi. Vogliamo tornare, un giorno, in A e mettere radici forti: dovrà essere un Lecce capace di costruire il suo futuro sul mercato, senza dare più fastidio al presidente Semeraro".
Giuseppe Calvi

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