30 maggio 2010

Un uomo solo al comando



Poche volte, forse mai, un allenatore aveva fatto il giro del "Via del Mare" dopo aver ottenuto una promozione. Oggi è toccato a Luigi De Canio ricevere gli applausi di uno stadio ubriacato dai successi dei giallorossi in questa stagione. Bagnato dai gavettoni, e forse anche dall'emozione, il tecnico lucano è stato il protagonista della promozione. Nella giornata in cui anche il Giro chiude i battenti, l'immagine di un uomo solo al comando combacia perfettamente con quel De Canio che ha saputo gestire un gruppo difficile in un anno difficile. Nella stagione che doveva essere "di transizione", il tecnico salentino ha incassato le critiche per una partenza pessima, ma ha poi saputo trovare le soluzioni giuste e portare il Lecce in cima alla classifica.

Una posizione ottenuta in inverno e conservata con cura sino alla fine, con qualche difficoltà. Il tutto in un ambiente diffidente sino all'ultimo, generoso di critiche, avaro di elogi e, ancor peggio, di scuse.Un primato che ha consentito, oggi, al presidente Giovanni Semeraro di alzare la coppa, un trofeo che il patron salentino aveva idealmente sollevato in altre quattro occasioni nella sua vita, ma che stavolta ha ricevuto materialmente dal presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta. Quello del Lecce è il suo trionfo più inaspettato: nell'anno in cui la programmazione non era diretta ad una promozione, è arrivato invece un successo clamoroso. Ora è il momento della festa, con una storia scritta ed un'altra, speriamo ancora più bella, da scrivere. (Michele Vaccari)

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