24 luglio 2009

Lecce, De Canio alla Ferguson

Presentato il tecnico: «Sarò il responsabile tecnico di una squadra che intende concorrere e sviluppare questa nuova filosofia che parte dal presidente Semeraro e dai suoi collaboratori»

Un sir Alex Ferguson in formato Salento il Gigi De Canio che ha rinnovato il contratto con il Lecce. Non solo per i quattro anni dell'accordo, durata insolita per i tecnici italiani, ma anche per i poteri da manager che la società retrocessa in B gli ha conferito. «La sua decisione di lasciare Lecce - spiega il presidente, Enrico Semeraro - non mi aveva convinto. Ma io sono un tipo testardo e così l'ho richiamato. Ci siamo incontrati e abbiamo trovato l'accordo. Lui voleva semplicemente essere maggiormente coinvolto nelle scelte. E questa mi sembra una cosa naturale. Ho subito sposato la sua idea e ho sottoscritto la richiesta dei quattro anni di contratto, cosa inusuale in questo mondo del calcio. Mi piaceva l'idea della continuità e con lui ho inteso immaginare una continuità di progetto».

LA GRINTA - «Non ero entusiasta del modo in cui mi era stato prospettato il futuro - spiega De Canio - volevo e voglio lavorare per qualcosa che sia gratificante. Sarà un lavoro di equipe che mi darà la possibilità di ottimizzare le risorse umane di cui disporrò. Sono certo che sarà gratificante perchè si sposa con la mia idea di calcio. Sarò il responsabile tecnico di una squadra che intende concorrere e sviluppare questa nuova filosofia che parte dal presidente Semeraro e dai suoi collaboratori».

LE STRATEGIE - De Canio ha già una strategia ben delineata: «Non dobbiamo fare rivoluzioni e non possiamo perseguire questa idea. La costruzione della squadra potrà avvenire in un periodo più o meno lungo e non può prescindere dalla realtà e da un preciso indirizzo tecnico e tattico che intenderemo dare al Lecce». «Vogliamo giocatori che vengano e stiano a Lecce con lo stesso entusiasmo che abbiamo noi - conclude il tecnico - che abbiano il piacere di stare assieme. Punteremo a questo, cercando di pescare nella provincia che va setacciata, coinvolta e riconsiderata. Ritengo che ci sia molto materiale umano che potrà risultare utile alla causa».

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