27 gennaio 2010

De Canio: 'Abbiamo saputo soffrire e vincere'


'Il calcio è strano: a volte giochi bene ma non riesci a vincere, in altre non giochi benissimo ma porti a casa il risultato. A questa partita, tuttavia, va data una chiave di lettura particolare: la squadra ha iniziato benissimo, praticando un gioco arioso, rimanendo corta in campo e creando in più di una circostanza i presupposti per rimpinguare il risultato. Qualche errore in fase di disimpegno, però, ha consentito agli avversari di ripartire, generando, di conseguenza, qualche timore all'interno della nostra squadra e galvanizzando il Piacenza. Probabilmente, ad un certo punto della gara, è ricomparso lo spettro dei gol del pareggio subiti nelle ultime due partite da noi disputate. Credo che, in seguito, la gara si sia sviluppata su questa falsariga; ma bisogna tenere in considerazione che le sostituzioni forzate non ci hanno permesso di poter cambiare il corso della gara secondo la nostra volontà. In questo caso, però, la squadra è riuscita a dare una prova di maturità, dimostrando di saper anche soffrire. E così, se si esclude qualche apprensione, è riuscita nell'intento di conquistare i tre punti. Mesbah ha segnato un altro gol importante ma ha ancora ampi margini di crescita sia nella gestione dei movimenti e dei suoi sforzi, sia nella gestione della palla. Al momento, alterna cose eccellenti ad errori evitabili. Tuttavia, è l'intera squadra che può e deve crescere in tal senso, perchè non è ipotizzabile avere un ritmo forsennato per tutto l'arco della gara: in determinati momenti, infatti, occorre far girare palla il più velocemente possibile tra tutti i compagni per poter rifiatare, riposizionarsi e non esporsi al contropiede avversario'.

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